martedì 14 agosto 2012

Lettera aperta a Giancarlo Dotto


Cari follower, come quasi tutti saprete, sono una grande appassionata di sport e quest'estate mi ha molto colpito il caso di Alex Schwazer. Dopo aver letto sul Corriere della Sera un articolo di Giancarlo Dotto a proposito del nostro atleta, mi sono sentita di mandargli una lettera aperta tramite il sito del giornale. Per ora non ho ricevuto risposta, ma ho deciso di tentare altre strade per fargli avere il mio messaggio. Qui di seguito vi propongo la mia lettera. Ciao!

"Gentile Signor Dotto, le scrivo in merito al suo articolo del 9 agosto sulla prima pagina del Corriere dello Sport a proposito del caso di Alex Schwazer.
Non le nascondo che ho provato anch’io un moto di delusione nel momento in cui ho saputo che era proprio lui l’atleta italiano fermato per doping.
Tuttavia, devo ammettere che questo articolo, a differenza di altri suoi pezzi, mi ha lasciato qualche perplessità per la durezza delle parole usate. Lei inizia definendo le lacrime di Alex “pornografia pura”, ma personalmente ritengo l’affermazione davvero pesante.


Io ci credo alle lacrime di Alex. Come lui stesso ha affermato, avrebbe potuto saltare i controlli, negarsi, ma non l’ha fatto. Ha avuto il coraggio di riconoscere il suo errore e noi siamo qui col dito puntato a dargli contro, cosa che non si fa neanche coi peggiori criminali. Forse è vero, questa storia ci ha un po’ delusi, perché è sempre brutto dover assistere al suicidio sportivo di un atleta, ma Alex con le sue azioni ha fatto male soprattutto a se stesso, perdendo lavoro e credibilità.

Ho frequentato un’università molto selettiva e competitiva quindi so cosa voglia dire sentirsi sotto pressione, so cosa si prova quando gli altri si aspettano sempre il risultato migliore, so cosa significa non poter sbagliare mai. So anche che tipo di pensieri si formano in testa quando ci si sente dire “non vali niente” o “non sarai mai nessuno”. Quindi un po’ lo capisco, perché qualche volta durante gli esami ho copiato anch’io. Alex è apparso come un ragazzo confuso e svuotato dalla stanchezza del sentirsi mille occhi puntati addosso. I suoi problemi forse andavano capiti e in seguito risolti perché non è possibile che un ragazzo che ci ha dato tante soddisfazioni e che sembra una persona così semplice e piena di valori, venga messo alla gogna per un errore, grave sì, ma chi non ha commesso mai errori? Tutto sta però nel coraggio di ammetterlo e nella forza di uscirne. E per fare questo, Alex meriterebbe un po’ di appoggio da noi, dal suo pubblico che l’ha acclamato quando vinceva.

Nell’articolo, infine, lei usa testuali parole “anche grazie a te, a quelli come te, il mondo è ogni volta meno sopportabile”. Se posso permettermi, esistono esempi più lampanti di persone che mi fanno vergognare di essere italiana e che rendono il mondo meno sopportabile. Penso a chi stupra, a chi uccide, a coloro che evadono le tasse e che la fanno inspiegabilmente franca. Queste sono le persone che mi fanno vergognare, non un ragazzo di vent’anni che ha rovinato solo se stesso e che ha avuto il coraggio di ammettere davanti a tutti di aver fatto un’idiozia. Questo non lo giustifica, certo, ma preferisco le lacrime sincere di un ragazzo pentito all’ennesima notiziaccia di cronaca irrisolta.

La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicarmi e le porgo cordiali saluti.

Valeria Di Virgilio"

2 commenti:

  1. Non ho letto l'articolo che commenti ma condivido in pieno le tue posizioni espresse nella lettera!
    Un saludo da una Mantova rovente,

    Giulia (SSLMIT Forlì) ;-)

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  2. Ciao Giulia!
    Che piacere!! Anche a Bologna il termometro non scherza! Ti ringrazio per il commento. Ovviamente non ho pretese di fare l'avvocato difensore, ma mi sono sentita di dire la mia dopo aver letto quell'articolo che ho reputato fuori luogo ed eccessivo!
    Un bacione e in bocca al lupo!

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