venerdì 16 dicembre 2011

Operetta Italiana - Me in Wonderland


Hi guys,

come probabilmente saprete mia madre è ormai nota a livello locale come presentatrice, una specie di Oprah regionale diciamo :) Bene, ieri sera, come di consueto, ha presentato lo spettacolo annuale della Croce Rossa e così alle 8.30 ci trovavamo ancora una volta nei camerini del Teatro Comunale di Teramo. Mentre salivo le poche scalette riflettevo sul fatto che io quel teatro l'ho visto più volte da lì, che non dalla platea.

Stavolta era in programma l'operetta, in particolare l'opera Cin Ci Là, messa in scena dalla Compagnia Italiana di Operetta.

Inutile dirvi che appena ho messo piede sul palco mi sono sentita come Alice nel Paese delle Meraviglie. Era tutto un tripudio di costumi sfarzosi e lustrini, la scenografia lasciava senza fiato e tutti gli artisti erano già posizionati, chi intento a scaldare i muscoli, chi a ripassare pezzi dei brani. Ed è stato in quel momento che mi sono ricordata di come mi sentivo quella volta che sul palco c'ero io. A cantare e recitare quella parte che mi ero scritta da sola. Perché la sentivo tutta mia.
La cosa che però mi ha reso più felice ieri sera è stata che nonostante la tensione che sicuramente provavano, gli artisti hanno trovato un attimo per parlare con me, per condividere quel momento scherzando come se non ci fosse uno spettacolo da portare avanti. E poi uno di loro mi ha detto una cosa "noi siamo dei privilegiati, noi che facciamo questo lavoro". Sono totalmente d'accordo. Io sono una di quelle che li guarda con gli occhi spalancati, perché darebbe qualsiasi cosa per stare al loro posto. O vicino a loro, magari.

Anche dietro le quinte, ma pur sempre circondata di lustrini e paillettes, di costumi e oggetti di scena, di trucchi e maschere, di brani da imparare e coreografie da ricordare. Con un palco sotto i piedi e solo il sipario davanti.

This Is How I See It.

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